L’Asia apre le porte alle canzoni romane e alla Lectio Magistralis di Elena Bonelli.
“Una tournée asiatica per far conoscere la canzone romana e la sua storia, anche a popoli così distanti da noi”, così Elena Bonelli, al suo rientro in Italia ha spiegato le ragioni del tour che l’ha vista in scena con grande successo in Giappone e in Cina. Artista che ormai da tredici anni dedica la sua voce e il suo impegno per portare nel mondo le canzoni di Roma, ora è riuscita a farle risuonare nei teatri e auditorium di tre immense metropoli cinesi.
Rispetto al Giappone, la Bonelli dice: “Partendo per questa nuova avventura, immaginavo l’accoglienza calorosa che il pubblico di Tokyo avrebbe riservato al mio concerto Rome is Music, perché in Giappone mi ero già esibita, ma non mi attendevo un esito tanto positivo per la Lectio Magistralis sulla storia della canzone romana. Mi ha sorpreso sia a Tokyo vedere il bellissimo Auditorium Umberto Agnelli di Gae Aulenti gremito sino all’ultima poltrona, sia a Pechino, nel teatro dell’Istituto Culturale italiano che in tanti potessero ascoltare due ore di Lectio Magistralis sulla nascita e la storia della canzone Romana. Una platea attenta, tante domande curiose e appropriate, una vera soddisfazione”.
E in Cina cosa l’ha colpita di più? “La grande scoperta per me sono stati i cinesi – dichiara la cantante – perché notoriamente il pubblico cinese in sala non si scalda facilmente ed è poco propenso all’applauso. E invece prima a Tianjin, poi a Pechino, poi a Chongqing è stato un crescendo… certo, all’inizio li sentivo un po’ freddi e non essendo abituata al loro modo di reagire pensavo che la cosa non li interessasse, ma alla fine non andavano più via e avrei potuto continuare a fare bis ad oltranza. Dopo Tianjin e Pechino, dove il pubblico ha amato le melodie di Balzani, Rustichelli e Trovajoli, il momento davvero eclatante è stato il concerto per l’inaugurazione della Camera di Commercio Italiana in questa città di 33 milioni di abitanti. Un evento italo-cinese di enorme importanza per i rapporti fra i due Paesi e che ha visto la partecipazione dei tycoon dell’economia cinese, le massime autorità diplomatiche e alti esponenti delle aziende italiane in Cina, ministri e rappresentanti del governo di Pechino, insomma la top class cinese”.
Un successo inaspettato il concerto a Chongqing? “Magnifico, assolutamente. Dopo la proiezione del film Tanto pe’ Cantà-Canzoni Romane che ha promosso la bellezza di Roma e della sua regione, c’è stato un exploit di entusiasmo, sino al finale, quando ho intonato Arrivederci Roma in cinese. Una grande emozione e un’esperienza di vita, soprattutto l’aver potuto conoscere e coinvolgere un popolo così diverso e lontano dal nostro mondo”.
E sono fioccate le richieste per un suo ritorno in Cina e al più presto. Elena Bonelli ci sta già pensando
Arte Italia nel Mondo – L’Ufficio Stampa