Chitarra Romana

Anche “Chitarra Romana” rientra all’interno di quel processo di “romanizzazione” della cultura italiana che abbiamo già trattato parlando di “Quanto Sei Bella Roma” (CLICCA QUI PER LEGGERE). Sappiamo infatti che, durante il Fascismo, uno degli obiettivi di Mussolini fu quello di dare nuovo lustro alla cultura ed alla tradizione di Roma. Per questo motivo, nel corso il ventennio diversi artisti di fama nazionale, provenienti dalle città più disparate, ottennero grande successo proprio grazie alla canzone romana. È il caso, ad esempio, di Eldo Di Lazzaro e Carlo Buti: rispettivamente il compositore e il primo interprete di “Chitarra Romana”.

TUTTA L’ITALIA CANTA ROMA
Eldo Di Lazzaro fu un compositore siciliano, che però può essere considerato un cittadino italiano a 360°. Infatti, pur essendo nato a Trapani, Di Lazzaro visse gran parte della giovinezza nella provincia di Campobasso. Dopodiché si trasferì a Napoli, per poi stabilirsi definitivamente a Milano.

Anche la vita del fiorentino Carlo Buti si lega a diverse città del nostro Bel Paese. Infatti il tenore ottenne un primo successo grazie alla celebre Festa di Piedigrotta di Napoli. Un evento popolare legato ad una kermesse musicale esclusivamente dedicata alla canzone tradizionale campana. Tra l’altro, il successo di Buti non si sarebbe limitato ai confini nazionali. Grazie al suo timbro a metà tra la classica ed il pop, il cantante sarebbe volato addirittura negli Stati Uniti, ottenendo il soprannome “La voce d’oro”.

COMMISTIONE DI STILI
A ben vedere, la commistione è un elemento distintivo anche di “Chitarra Romana”, soprattutto a livello musicale. Il brano infatti unisce elementi lirici a soluzioni più popolari. Alterna una forma tipicamente romanza a soluzioni che rimandano invece al tango. Quando ho interpretato questa splendida canzone romana nell’ambito del documentario “Roma È Musica” (CLICCA QUI PER GUARDARE IL VIDEO), abbiamo deciso di sperimentare attingendo ad un’ulteriore tradizione musicale. Grazie al maestro Pippo Caruso, “Chitarra Romana” è stata arrangiata nello stile del Fado portoghese, dimostrandosi ancora una volta un brano incredibilmente malleabile.

TRIONFO AL CONCORSO CANORO DI SAN GIOVANNI

Devo dire che ho sempre adorato queste parole tanto semplici quanto intense. Non vi nascondo infatti che mi emoziono profondamente ogni volta che ho il piacere di cantarle (GUARDA IL VIDEO). Non a caso “Nina Si Voi Dormite” ha avuto un successo fragoroso sin dal principio. Il brano ha infatti esordito con la vittoria a furor di popolo del concorso canoro di San Giovanni: un evento legato alla festa omonima e che quindi prendeva vita tra il 23 ed il 24 di giugno. Stiamo parlando di un concorso importantissimo per la città di Roma, ideato da Edoardo Perino, il geniale editore della rivista “Rugantino”.

E dire che la prima edizione di questo evento, datata 1891, venne organizzata presso una umile taverna. Un locandiere di nome Facciafresca aveva semplicemente allestito il suo palchetto, contattando un’orchestrina, un conduttore ed i vari partecipanti. Ebbene, l’afflusso di persone e l’entusiasmo per la canzone popolare furono tali da provocare un’invasione di palco. La folla prese possesso della scena e fece cedere la struttura, mandando tutti a gambe all’aria! Dopodiché, a partire dalla stagione successiva, il concorso canoro di San Giovanni venne trasferito presso il teatro Grande Orfeo: una location sicuramente più adatta a contenere tutto questo entusiasmo.

UNA NUOVA GENERAZIONE DI NINA
Quando ho deciso di iniziare a scrivere una rubrica dedicata alle migliori canzoni romane di sempre (CLICCA QUI PER LEGGERLA), ho pensato immediatamente a “Nina Si Voi Dormite”. Pochi brani sono infatti riusciti ad entrare nel cuore della gente come questo. In tal senso c’è un aneddoto che mi fa sempre sorridere e riflettere: sembra infatti che, tra 1901 e 1902, la città di Roma abbia registrato un numero record di bambine chiamate dai genitori proprio col nome “Nina”. Questo dato fa capire più di mille parole quanto questa canzone sia stata amata, non credete?